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La Regione Basilicata sospende l’attività a Viggiano

Pubblicato | da Michele Tursi

La Puglia, è noto, si rifornisce d’acqua dalla Basilicata. Ci siamo già occupati nei giorni scorsi del presunto inquinamento da idrocarburi dell’invaso del Pertusillo. A dare l’allarme sono state alcune associazioni ambientaliste lucane che hanno segnalato e documentato la possibile contaminazione da idrocarburi. In Basilicata è intensa l’attività estrattiva di petrolio.

La giunta regionale della Basilicata ha sospeso le attività del Centro Olio Val d’Agri dell’Eni a Viggiano (Pz). “La decisione – spiega una nota della Regione – è stata successivamente comunicata dal presidente Pittella ai ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, Gianluca Galletti e Carlo Calenda”.

La giunta regionale fa riferimento alla “costante vigilanza effettuata da Arpab anche nelle ultime ore, che ha evidenziato la migrazione della contaminazione, causata dallo sversamento dei serbatoi del Cova di Viggiano” e parla apertamente di “inadempienze e ritardi da parte di Eni rispetto alle prescrizioni regionali”. La vicenda è stata affrontata in un vertice svoltosi alla vigilia di Pasqua tra il presidente della Regione, Marcello Pittella, e l’assessore all’Ambiente, Francesco Pietrantuono, il direttore di Arpab, Edmondo Iannicelli, il vice prefetto vicario di Potenza Maria Rita Cocciufa, accompagnata dalla dott.ssa Fulvia Zinno. L’obiettivo  era quello di evidenziare al rappresentante territoriale del Governo nazionale la criticità della situazione. All’incontro erano presenti anche il presidente della Provincia Nicola Valluzzi, i sindaci di Viggiano e Grumento Nova, Amedeo Cicala e Antonio Imperatrice, e i rappresentati di Vigili del Fuoco e Consorzio industriale di Potenza.

“Nel corso della riunione – prosegue la nota – la Regione ha nuovamente diffidato Eni alla tempestiva ottemperanza delle prescrizioni (contenute nelle misure di emergenza) più volte intimate dal massimo Ente locale e volte a fermare l’avanzamento della contaminazione, proseguendo contestualmente con urgenza con le attività di caratterizzazione per una puntuale bonifica dell’area”.

Intanto i casi sospetti negli invasi e nei bacini della Basilicata aumentano. Cosimo Quaranta sulla sua pagina Facebook pubblica foto shock relative ad un’impressionante moria di pesci nel bacino Appulo-Lucano del Basentello. Inquietante. Cosa succede nella vicina Basilicata? Chiarezza subito.