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ILVA – Genova sciopera, a Taranto produzione record

Pubblicato | da Michele Tursi

A Genova la protesta degli operai Ilva è terminata con la convocazione dell’incontro del 4 febbraio cui parteciperà il sottosegretario Simona Vicari, a Taranto la tensione potrebbe salire nei prossimi giorni. Dinanzi alle portinerie dello stabilimento si è svolto un volantinaggio dell’Usb. “Tre giorni di dura lotta a Genova, tre giorni di produzione record a Taranto. A Genova si lotta  per il futuro, a Taranto si attende l’esecuzione di massa”. Parole dure come l’acciaio quelle utilizzate dal cordinamento provinciale dell’Usb nei volantini distribuiti agli operai. L’Unione sindacale di base critica fortemente l’ultimo decreto del Governo convertito in legge dal Senato. “In realtà – si legge in un documento sindacale – sarà un regalo a qualche multinazionale estera o a qualche gruppo di prenditori nostrani che non metterà un euro nel piatto, chiederà mano libera per salvare il salvabile e attuerà la macelleria sociale con l’ambientalizzazione che non avverrà mai”.

Usb teme che Ilva faccia la stessa fine degli impianti di Piombino ceduti agli algerini della Cevital che ora vogliono trasferire le produzioni italiane in Brasile ed invita i lavoratori a non dividersi. “Vogliono farci credere che a Genova, a Novi, a Taranto – prosegue il documento – le problematiche sono diverse, vogliono farci credere che i lavoratori sono diversi. La verità è che siamo tutti uguali è questo è solo un trucco per dividerci e renderci deboli”. Usb risponde anche alla nota dell’Ilva sui costi degli scioperi dei giorni scorsi. “Sono bravi i commissari – continua la nota – a fare i conti di quanto fanno perdere i lavoratori al Gruppo in termini di soldi e di immagine, peccato che dimenticano da due anni di spiegare che fine hanno fatto oltre due miliardi di euro e quanto spendono per i loro super manager”.

Intanto domattina, dalle 8.30, sotto la Palazzo di città si svolgerà un sit in delle Rsu delle aziende dell’appalto Ilva. L’iniziativa è stata indetta da Fim, Fiom, Uilm in segno di protesta contro le difficoltà dei lavoratori. Dopo il sit-in sindacalisti e Rappresentanze sindacali unitarie si riuniranno nella sala consiliare del Municipio per discutere delle varie questioni e tematiche che interessano lo stabilimento Ilva e il futuro dei lavoratori dell’appalto.