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Taranto, il catrame affiora dal terreno…

Pubblicato | da Michele Tursi

“Mi rivolgo direttamente al procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo: cosa dobbiamo fare con questo catrame che affiora dal terreno?” A parlare è Luciano Manna di PeaceLink in un video girato dalla stessa associazione ambientalista e diffuso su Facebook in cui si mostra quello che viene definito un laghetto di catrame.

Le immagini sono inquietanti. La zona è al confine tra Taranto, Statte e Massafra, in prossimità della Gravina Leucaspide, a pochi metri dalle recinzioni dell’Ilva. Manna compie pochi passi dai cartelli che indicano il confine di proprietà Riva Group e mostra senza mai staccare la telecamera, la melma nera che si estende ai suoi piedi. E’ catrame. “Siamo già venuti qui nel 2013 e nel 2014 – ricorda Manna – abbiamo anche depositato un esposto al comando provinciale dei carabinieri, ma siamo ancora in attesa di capire cosa succede qui”.

L’ambientalista compie una considerazione: “Ogni volta che siamo venuti – racconta – il catrame è sempre fresco, come se affiorasse dal sottosuolo”. E’ davvero così? E se così non fosse chi sversa questa sostanza in aperta campagna? La zona si trova a pochi metri dalla proprietà Ilva e non molto distante dalla discarica Mater Gratiae utilizzata sempre dall’Ilva.

Il video si chiude con l’inquadratura di un terreno a circa venti metri dal “laghetto di catrame”. “L’anno scorso era coltivato a cavoli”. Procura, Nas, Asl, Arpa Puglia, è tutto regolare? O forse è il caso di compiere qualche indagine più apprfondita?

Il comunicato di PeaceLink

“Una rappresentanza di Peacelink si è recata oggi in una zona al confine nord dell’Ilva di Taranto, in zona Mater Gratiae, a due passi dall’omonima Abbazia. A pochi giorni dall’esposto depositato in Procura, riguardante l’inquinamento dei terreni, della falda superficiale e profonda – che si evincono dalla caratterizzazione Ilva in contraddittorio con Arpa ed effettuati nel 2015 e 2016 – PeaceLink porta oggi all’attenzione di stampa e opinione pubblica la presenza di materiale, che dalla consistenza e dall’odore appare simile a catrame. Il materiale in questione affiora dal terreno a pochi passi dai limiti di proprietà Ilva. Peacelink ha pubblicato un video al seguente indirizzo: https://www.facebook.com/1467681897/videos/10211428859825001/

Peacelink si rivolge al Procuratore della Repubblica di Taranto in merito a questa sostanza presente nel terreno ed a ASL ed Arpa Puglia affinché siano controllati i pozzi che alimentano i terreni agricoli
circostanti e gli eventuali prodotti, vista la gravità della sostanza in questione, vicina a pozzi che, come già documentato ed agli atti dell’esposto del 2014, probabilmente venivano utilizzati per la coltivazione di diversi prodotti agricoli tra i quali cavoli. PeaceLink porterà in Procura il catrame prelevato e il materiale video acquisito oggi depositando il tutto a mezzo di un esposto”.
Antonia Battaglia, Fulvia Gravame, Alessandro Marescotti, Luciano Manna