Le iene, un volto noto, una campagna promozionale senza precedenti, almeno a Taranto, una giusta causa e la tv col social in pressing. La sanità ionica batte cassa, patisce l’emergenza, e ci pensa il volontariato a colmare lacune che vengono denunciate da anni. La città dei veleni avrà un pediatra specializzato in oncologia grazie ad una maglietta la cui scritta dichioara il “pazzo” amore del suo possessore per Taranto. E lo fa in dialetto, of course.
Qualcosa evidentemente non quadra se la sanità pubblica necessita di tutto ciò. Risulta, del resto, che la Regione già da tempo si fosse dotata in pianta organica dello spazio necessario per l’assunzione di due specializzati. Provvedimento contenuto nel piano di riordino ospedaliero pugliese. La raccolta fondi ha pubblicamente accelerato (e ovviamente finanziato col cash) l’iter procedurale messo in moto da mesi, dunque, spostandolo sul terreno dell’assunzione a tempo determinato con la stabilizzazione all’orizzonte. Ma perchè attendere la grancassa mediatica (benvenuta!)? Perchè fare melina sul terreno della salute? E a Taranto, per giunta, dove l’emergenza è sotto gli occhi di tutti?
La dottoressa Moschetti, tra i protagonisti attivi della procedura di riconoscimento strutturale professionale di questa drammatica necessità sanitaria tarantina, non a caso spiegava già tutto in questo video pubblicato il 1. dicembre 2016. Ma la palla poi s’è fermata nei corridoi levantini. Del resto, prima del pressing della dottoressa Moschetti, assessori alla Sanità di Regione e Comune di Taranto non si erano sembrati molto attivi sul punto.
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Tant’è, onore al merito ai promotori, a chi ci ha messo la faccia e naturalmentre a chiunque abbia contribuito con piccole e grandi cifre a raggiungere quota 450 mila euro. Nel reparto di pediatria SS. Annunziata di Taranto fra qualche settimana potrebbe finalmente essere presente un primo specialista in oncologia pediatrica, dunque. La scelta sarebbe ricaduta su una giovane dottoressa, tarantina, sul cui nome vi è ancora riserbo. La specialista sarebbe disponibile ad assumere l’incarico già da giugno: la notizia è stata comunicata dal direttore generale dell’ASL TA, Stefano Rossi, all’indomani di un incontro con i responsabili dell’associazione Arcobaleno nel Cuore e Amici del Mini Bar, finalizzato a definire i dettagli dell’ormai prossimo protocollo d’intesa che permetterà di poter istituire un presidio oncologico nel reparto di pediatria del nosocomio del capoluogo jonico.
Un progetto importante che consentirà finalmente di andare a costituire il primo nucleo di pediatria oncologica – che sarà presidiato da due medici specialisti – e di mettere in campo una struttura ad hoc per i piccoli pazienti affetti da malattie oncologiche. Il contributo raccolto con la iniziativa benefica ‘Ie Jesche Pacce pe te’, lanciata dalla conduttrice televisiva di Italia 1, la Jena, Nadia Toffa, e portata avanti dallo staff delle due organizzazioni tarantine, con il contributo prezioso di tanti volontari, ha raggiunto, come dicevamo, la considerevole cifra di 450 mila euro che garantirà la presenza in ospedale di due specialisti per due anni. Il direttore dell’Asl ha fatto sapere che nel corso del primo anno saranno avviate le pratiche per garantire l’assunzione a tempo indeterminato dei due professionisti.
Intanto – ricordano Ignazio D’Andria, Santo Casto, Paolo Rusciano e Cosimo Lamura – si continua a raccogliere fondi. Si va avanti da dicembre, dal giorno in cui la Iena, Nadia Toffa, a Taranto per l’ennesimo servizio sull’Ilva e sulle criticità della sanità tarantina, decide di indossare nella fortunata trasmissione della domenica sera l’ormai famosa maglietta con la scritta “Ie Jesche Pacce pe Te” donata da Ignazio, il titolare del bar di piazza Gesù Divin Lavoratore. Il resto della storia è nota: la maglietta nera e fucsia è ormai un oggetto cult, richiestissimo da grandi e piccini, da sud a nord, sinonimo di solidarietà, condivisione, impegno sociale. Ad oggi ne sono state vendute 30 mila con spedizioni in tutta Italia ma anche all’Estero, sino in Australia e Canada. E’ richiestissima da ragazzi, mamme con bimbi, scolaresche, operatori della sanità (reparti di case di cura e ospedali), orchestre, formazioni sportive, attività commerciali, gruppi nel settore della distribuzione, studi professionali, associazioni culturali e di volontariato, e poi tanti volti noti dello spettacolo e dello sport, tanto per citarne qualcuno: Ermal Meta, Sud Sound Sistem, Gigi D’Alessio, Clementino, Silvia Mezzanotte, Rossella Brescia, Nicola Di Bari, Maurizio Casagrande, Dario Ballantini, Edoardo Stoppa,Roberta Vinci, Bebe Vio, Nicola Berti, Sakara. E poi i donatori anonimi che sono tanti, e che in qualche caso effettuano donazioni con cifre a tre zeri.
Infine, merito alla grande squadra – una cinquantina- tra ragazzi e amici che con il loro impegno disinteressato lavorano ormai da mesi in prima linea e dietro le quinte per dare gambe a questa macchina. Gente, moltissimi giovani, mossa solo e soltanto dal desiderio di fare per il bene comune.